La Non-Laureata… (04/365)

"Cap & Diploma" - Stock Photo by marygober

E sarà che gennaio per molti è il periodo nel quale si pianificano gli obiettivi…ma nel mio caso si sta tramutando in un momento di riflessione personale.
Ed è quasi ovvio che il pensiero mi vada subito a tutte quelle cose che non sono riuscita a portare a termine. E non mi riferisco soltanto all’anno appena trascorso.
Proviamo a riassumere.
Non mi sono mai laureata.
E va beh, direte voi…non è una cosa grave.
No, certo.
Magari mi sarebbe pesato un po’ meno se avessi lasciato all’inizio o, comunque a metà percorso.
Ma il fatto è che mi mancherebbero 5 esami per finire il mio piano di studi e prendere quel benedetto pezzo di carta.
E il mio somiglia più a un atto di paura, e anche di svogliatezza, piuttosto che a un errore di percorso.
Oddio, mi rendo anche conto che quel famoso pezzo di carta, probabilmente, non mi cambierebbe la vita.
Ma, come dicevo sempre?
Non avevo iniziato a studiare lingue per arricchirmi o per compiacere i miei (in quel caso avrei dovuto scegliere Giurisprudenza…).
Studiavo per il mio arricchimento personale.
Poi ho smesso.
Certo, ho continuato a leggere tanto, anche in lingua.
Ma ho smesso di studiare.
E un po’ mi sento inaridita. Posso rigirarmela come voglio ma il succo è quello.
Per cui, ecco l’ennesimo obiettivo: riprendere a studiare (Anche se, in realtà, ho ripreso…) e laurearmi.
Così, almeno, la prossima volta che un cliente mi chiamerà Dottoressa, non dovrò affannarmi troppo a correggerlo (perchè io mi faccio lo scrupolo di precisarlo…)!!!
E quindi oggi ho deciso di dedicarmi (e dedicarvi) questo romanzo….e, perchè no? anche la sua versione cinematografica con la sua splendida colonna sonora.

Il laureato, Charles Webb

A quanto si dice, è basato su una sua vecchia relazione con una donna matura, ricca, bella e sposata, che conduceva una vita mondana a Pasadena creando un gran disturbo nel paese conservatore. Scritta al bar sui bordi della piscina del Pasadena Huntington Hotel, la storia è il classico esempio delle tensioni sociali degli anni ’60. Come la maggior parte dei suoi scritti, è forse più degno di subitanea attenzione grazie ai suoi dialoghi perfetti, il suo umore beffardo (se non timido) e per le (dichiarazioni incomplete ed evocaticve?). Il personaggio che incarna la donna matura e seducente nella Signora Robinson ha probabilmente trovato un posto permanente nella storia culturale americana. (Fonte: Wikipedia)

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8 pensieri su “La Non-Laureata… (04/365)

  1. Conoscendoti sempre un po’ meglio e un po’ di più, è impressionante la somiglianza delle nostre vite ed esperienze…
    Quello dell’università è il tasto più dolente della mia vita anche se, a differenza di te, io ho lasciato il corso di studi praticamente all’inizio (avevo 21 anni e 6 esami su 20).

    Ho provato più volte a riprendere in mano i libri, ma tra una cosa e l’altra non sono più riuscita a trovare la concentrazione necessaria per raggiungere l’obiettivo… E siccome “volere è potere”, evidentemente volevo altre cose più del pezzo di carta…

    Cmq, esattamente come te, anche io mi affanno a correggere tutti coloro che mi chiamano (educatamente) Dottoressa 😀

  2. bwah. Anch’io. Ho lo stesso “cruccio”… di chiara73… Solo che a me nessuno mi chiama dottoressa 😀
    Non correggeteli!! E’ una piccola “rivincita” personale.
    Questa è la dimostrazione che se c’è gentilezza ed educazione, tutto il resto (come può essere ANCHE una laurea), passa in secondo piano. Dipende tutto da come ci poniamo noi.
    Un abbraccio e buon anno.

  3. A me mi chiamavano direttamente architetto … peccato che la facoltà di architettura fosse lontanissima da dove vivo , sicchè ho provato e lasciato senza rimpianti ingegneria dopo 5 esami , non ci tornerei manco se mi coprissero d’oro 😉

  4. Io mi sono laureata, ma dopo una bella pausa di 6 anni. Ero esattamente a metà…
    Ho ripreso a studiare per disperazione, dopo essere stata piantata da un mio ex (al quale sarò eternamente grata…).
    Con mio enorme stupore, ho avuto risultati migliori negli ultimi dieci esami sostenuti (lavorando, e con poco tempo ibero) che non nei primi dieci (da spensierata studentessa…) e ho fatto meno fatica. Misteri dell’età????

    • Secondo me avevi semplicemente trovato la giusta motivazione 🙂 Mi stai facendo tornare la voglia di ricominciare seriamente, sai? 😉

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